sábado, 13 de dezembro de 2008

dell'Organizzazione Comunista di Grecia (KOE)

Sui gravi fatti accaduti in Grecia riportiamo un documento dell'Organizzazione Comunista di Grecia (KOE)
appena arrivataci.

L'Organizzazione Comunista di Grecia (KOE) salute le migliaia di giovani e di persone che continuano – per il terzo giorno consecutivo – le risolute e combattive manifestazioni contro il governo e i crimini della polizia.

In questo momento (lunedì 8 dicembre) migliaia di studenti delle scuole stanno dimostrando davanti al Quartiere Generale della Polizia ad Atene ma anche nei molti quartieri e città in tutta la Grecia.

Oggi pomeriggio la Coalizione della Sinistra Radicale (SRYZA) ed altre organizzazioni della sinistra hanno chiamato ad una grande mobilitazione popolare nel centro di Atene. Anche il Partito Comunista di Grecia (KKE) che fino ad ora non ha preso parte alle manifestazioni e alle proteste, sotto pressione dei giovani e delle masse popolari ha chiamato ad una manifestazione ad Atene (per ora separata dall'altra manifestazione).

Le manifestazioni in tutta la Grecia esprimono spontaneità e allo stesso tempo una domande politica e popolare: la condanna del governo di Karamanlis. Le proteste e la rabbia delle masse sono pienamente giustificate. I poliziotti che uccidono non vengono puniti. Le scuse del governo mirano invece ad portare l'attenzione sulla distruzione delle proprietà pubbliche e private ma non possono coprire le sue responsabilità. Il governo è colpevole perché arma i poliziotti killer e non li punisce per i loro crimini. Il governo è colpevole perché ha trasformato la città di Atene in una camera a gas nel tentativo di fermare le manifestazioni attaccando la gente con armi chimiche e torturando i dimostranti arrestati.

Il governo porta tutto il peso di una piena responsabilità politica.. Esso ha fallito in ogni campo: nell'economia, nell'educazione, nel lavoro e nei diritti democratici. Prima questo governo criminale cadrà meglio sarà per il popolo e la società. Le annunciate dimissioni del Ministro degli Interni e del Vice Ministro dell'Ordine Pubblico, non possono calmare la giusta rabbia della società. Se queste dimissioni non verranno accettate, questa sarà la prova della piena responsabilità del Primo Ministro e dell'intero governo.

La rivolta non deve finire. E' solo cominciata. Noi chiamiamo ad alzarsi tutti i giovani e il popolo: tutti in piazza nelle manifestazioni di oggi in tutta la Grecia! Va dichiarato lo sciopero in tutte le scuole e vanno occupate le università! Va trasformato lo sciopero generale dei lavoratori di giovedì prossimo in un vero e proprio processo contro il governo criminale, un processo popolare che condanni un governo corrotto e assassino. Chi ha responsabilità deve pagare per impedirgli di continuare con i suoi crimini.

Tutti in piazza! Tutti nelle strade!

Facciamola finita con questo governo che si è venduto la Grecia, che attacca le masse popolari e ammazza i giovani. La lotta popolare sarà vittoriosa.

Atene, 8 dicembre