domingo, 22 de fevereiro de 2009

a auga privatizada en Italia

H2O ACQUA IN BOCCA: VI ABBIAMO VENDUTO L'ACQUA di Rosaria Ruffini

Mentre nel paese
imperversano discussioni sul grembiulino a scuola, sul guinzaglio al
cane e sul flagello dei graffiti, il governo Berlusconi senza dire
niente a nessuno ha dato il via alla privatizzazione dell'acqua
pubblica. Il Parlamento ha votato l'articolo 23bis del decreto legge
112 del ministro Tremonti, che afferma che la gestione dei servizi
idrici deve essere sottomessa alle regole dell'economia capitalistica.

Così il governo Berlusconi ha sancito che in Italia l'acqua non sarà
più un bene pubblico ma una merce, e quindi sarà gestita da
multinazionali (le stesse che possiedono l'acqua minerale). Già a
Latina la Veolia (multinazionale che gestisce l'acqua locale) ha deciso
di aumentare le bollette del 300%.

Ai consumatori che protestano,
Veolia manda le sue squadre di vigilantes armati e carabinieri per
staccare i contatori.

La privatizzazione dell'acqua che sta avvenendo
a livello mondiale provocherà, nei prossimi anni, milioni di morti per
sete nei paesi più poveri. L'uomo è fatto per il 65% di acqua, ed è
questo che il governo italiano sta mettendo in vendita. L'acqua che
sgorga dalla terra non è una merce, è un diritto fondamentale umano e
nessuno puo' appropriarsene per trarne illecito profitto. L'acqua è
l'oro bianco per cui si combatteranno le prossime guerre. Guerre che
saranno dirette dalle multinazionali alle quali oggi il governo,
preoccupato per i grembiulini, sta vendendo il 65% del nostro corpo.
Acqua in bocca.